Ferrero della Marmora
Miscellanea
La serie è costituita da 25 mazzi, all'interno delle quali la documentazione è organizzata in 649 fascicoli.
I documenti presentano una datazione compresa tra il 1336 e il 1933.
È possibile che il d'Emarese stesse lavorando su questo nucleo come testimoniano alcuni gruppi di carte segnati dalle lettere B - scritti
vari - ed E - registri di quietanze - il cui inventario è abbozzato con quello della serie detta economico-feudale, ma non sia riuscito a
concludere il lavoro. La tipologia di documentazione è omogenea nelle prime sei buste nelle quali sono contenuti prevalentemente
corrispondenza anteriore al XVIII secolo, prodotta da estranei alla famiglia e qualche atto notarile. Notevole è il numero di epistole spedite
e ricevute da Pietro Pezzati, funzionario della città di Biella tra fine '600 e inizio '700. La corrispondenza è contenuta in 538
fascicoli, ordinati secondo l'ordine alfabetico dei mittenti o, nel caso di atti notarili, per ordine alfabetico dei beneficiari o delle proprietà.
Nei restanti diciannove mazzi è presente materiale riguardante la famiglia Ferrero della Marmora e Mori Ubaldini degli Alberti.
Vi sono contenuti, organizzati in 111 fascicoli, gli inventari settecenteschi delle scritture presenti negli archivi di famiglia fino ai primi
del '900; numerosi registri di quietanze relativi alla città di Biella e di Pralormo; registri di lettere con indici per ordine di data;
documentazione relativa alle proprietà della famiglia Ferrero site in territorio di Pralormo; documentazione relativa ad un serbatoio per
acqua piovana situato nel territorio di Rivotorto; 147 lettere scritte ad Alfonso Ferrero della Marmora dalla moglie Giovanna Berthie Mathew tra 1849
e 1875 e 15 scritte dallo stesso Alfonso a Luigi Seyssel, tutte riprodotte in digitale; documenti relativi allo stabilimento Idroterapico in
palazzo Masserano a Biella Piazzo, con alcune planimetrie; un estratto del catasto della comunità di Curino del 1702.
Sono inoltre presenti cinque pergamene, datate tra il 1336 e il 1544 concernenti: l'investitura di Ludovico di Castellengo alla rettoria della
chiesa di San Giovanni di Castel di Monte (mazzo 3, fasc 205); una dichiarazione di ricezione di dote per Simona Gromo (mazzo 3, fasc. 246);
un'assegnazione di dote per le nozze di Michela, figlia di Pietro Villa (mazzo 6, fasc. 524); la riconferma del privilegio sull'uso delle acque dei
torrenti Cervo e Oropa già concesso a Sebastiano Ferrero dopo esame del Consiglio ducale (mazzo 21, fasc. 629).
Silvia Sette
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