Archivi scolastici
Direzioni Didattiche
Le Direzioni Didattiche statali avevano il compito di gestire l'amministrazione e la didattica
di scuole elementari e materne statali e vigilare sulle altre, situate su un territorio più
o meno vasto comprendente anche più comuni limitrofi. I plessi scolastici formanti
una Direzione erano individuati dal direttore dell'Ufficio scolastico regionale competente
sentite le amministrazioni comunali interessate cui spettavano le spese per l'edilizia scolastica.
La legge Casati (R.D. 13/11/1859 n. 3725), attribuiva allo Stato la competenza sull'istruzione
elementare, mentre alle amministrazioni comunali era delegata la gestione delle scuole,
comprese le spese per l'edilizia scolastica e per la retribuzione dei maestri.
Il R.D. 9 ottobre 1895 n. 623, regolamento generale dell'istruzione elementare, riconosceva ai
comuni la possibilità di affidare la direzione delle scuole elementari a direttori didattici,
ma le prime Direzioni furono frutto della legge L. 19/2/1903 n. 45 (legge Nasi) che le istituì
nei comuni con più di 10.000 abitanti, per gruppi di almeno 20 classi di scuola elementare.
Lo Stato avocò l'organizzazione e le relative spese delle scuole elementari anche dei comuni più
piccoli, con la L. 4/6/1911 n. 487 (legge Daneo-Credaro) che però
lasciava autonomia ai comuni capoluogo di provincia o di circondario, nei quali la direzione delle scuole
fu affidata ad un direttore didattico comunale. Tutte le scuole elementari passarono definitivamente
allo Stato con il disposto dell'art. 2 del T. U. sulla finanza locale del 14 settembre 1931, n. 1775.
Lo stato non si occupò,
invece, dell'istruzione pre-scolare, gestita privatamente per lo più
dalla Chiesa, da enti morali o da opere pie, fino al 1968 quando le scuole materne statali,
istituite con L. 18/03/1968 n. 444, furono affidate alla competenza delle direzioni didattiche.
Con i cosiddetti decreti delegati del 1974 (D.P.R. n. 416, 417, 418, 419 e 420), si procedette alla
riorganizzazione della struttura amministrativa scolatica costituendo nuovi organi collegiali nelle scuole.
Nel 1994 il Testo unico delle disposizioni legislative vigenti relative alle scuole di ogni ordine
e grado (D. Lgs. 16/4/1994 n. 297) avviava una prima razionalizzazione degli istituti preposti all'istruzione.
L'art. 21 della L. 15/3/1997 n. 59 (legge Bassanini) ha, in seguito, attribuito personalità
giuridica e quindi autonomia didattica, organizzativa e finanziaria alle scuole di ogni ordine e grado.
Collegati all'applicazione di tale legge sono i D.P.R. 18/6/1998 n. 233 e 8/3/1999 n. 275
(regolamento sull'autonomia scolastica) che ridisegnano la rete scolastica italiana.
L'autonomia ha avuto riconoscimento costituzionale con la revisione del Titolo V della Costituzione
italiana (L. 18/10/2001 n. 3).
Gli archivi
Gli inventari sono stati redatti seguendo topograficamente l'ordine con il quale la documentazione si
presentava al momento dell'entrata in Archivio senza interventi di riordino. Per lo più
sono raggruppate in modo puramente casuale carte dello stesso tipo (registri, giornali di classe, carteggi...)
che formano insiemi disomogenei, per cui, per avere un quadro d'insieme completo, è necessario scorrere tutto l'inventario.
Accanto alla documentazione amministrativa prodotta dalle Direzioni è
conservata documentazione didattica proveniente dai plessi diretti, anche anteriore all'istituzione
della Direzione stessa (scuole comunali, rurali ...) per questo si è
scelto di indicare come data di base quella reale della documentazione prescindendo dalla vera e propria
istituzione della Direzione didattica.
È inoltre necessario tenere presenti i continui spostamenti dei confini territoriali di competenza,
gli accorpamenti o le nuove istituzioni, che portano a intrecci complessi e spesso non prevedibili
tra la documentazione anche proveniente da zone diverse.
Comuni
Asili Infantili
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