Archivi notarili
Gli Archivi notarili versano agli Archivi di Stato competenti per territorio, gli atti ricevuti dai notai che hanno cessato l'esercizio
professionale anteriormente all'ultimo centennio.( D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio art. 41 c. 1)
L'organizzazione in collegio dei notai di Biella ha sicuramente origini antiche: nell'archivio storico della città si conserva il codice
degli Statuti dei notai di Biella e mandamento datato 1429, che contiene ordini riforme del collegio fino al 1575.(ASCB m. 19 bis
Statuta ed ordinamenta notariorum collegi seribendarie civilium et criminalium)
I documenti del periodo più antico presentano parecchie lacune che sono in buona parte dovute alla legislazione sabauda che non previde
per i notai che avessero cessato l'attività alcun obbligo di versamento degli atti rogati a un ufficio pubblico.
Questi venivano conservati dal figlio, se notaio, o dal notaio che subentrava al defunto o, in base a privilegi locali, dalle comunità.
La facoltà di consegna agli uffici di insinuazione, prevista dalle regie costituzioni e dal regolamento per l'esercizio di notaio e di
insinuatore del 1770, non rappresentò comunque un obbligo.
Questo fu introdotto solo con le disposizioni contenute nella legge sul notariato del 25 luglio 1875, n. 2786, in seguito alle quali vennero
istituiti gli archivi notarili annessi ai consigli notarili.
Biella è sede di Archivio Notarile che ha effettuato all'Archivio di Stato quattro versamenti negli anni tra il 1967 e il 2002.
Gli Atti dei notai del distretto di Biella raccolgono in 8593 unità archivistiche, per lo più volumi e registri riuniti per notaio e
disposti in ordine cronologico, gli originali degli atti rogati dal notaio stesso nel corso della propria attività
spesso anche con funzioni diverse da quella propriamente notarile, ai quali si affiancano indici, repertori e, dopo il 1610, registri
con le ricevute d'insinuazione. Furono organizzati in tre serie dai conservatori dell'Archivio notarile, con numerazione sequenziale dei volumi
all'interno di ciascuna, e corredati da repertori oggi trasferiti su base dati per consentire una ricerca più veloce e puntuale
sia per notaio che per luogo di provenienza.
Alle tre precedenti si aggiunge la cosiddetta serie di addizione che raccoglie:
- Alcuni volumi pervenuti dallo stesso Archivio Notarile con numerazione anomala rispetto agli altri
- Minutari e protocolli conservati in archivi diversi in particolare in archivi di famiglie nobiliari
e una Miscellanea notarile comprendente:
- Matricole dei notai , 1723-1801, volumi 2.
- Verbali di "ricognizione" dei minutari lasciati dai notai defunti, 1771 - 29 luglio 1801, volume 1.
- Consegne dei minutari dei notai defunti, 1771-1783, volume 1.
- Transazioni per la comunità di Biella e privati, 1776-1777, volume 1.
- Delibere di comunità per la vendita del sale nella provincia di Biella, 1669, volume 1.
- Atti diversi (convenzioni, suppliche), 1661-1754, volume 1.
- Atti notarili vari, 1579-1697, volume 1.
- Testamento militare del bersagliere Cerreti Secondo Carlo Antonio di Roppolo, 5 gennaio 1856, fascicolo 1
- Indice degli atti rogati da Giacomo Francesco e Carlo Giuseppe Bozone notai apostolici, 1700-1743 e ricevute d'insinuazione dal 1720 al 1727,
fascicolo 1
Uffici finanziari: Insinuazione
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