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Cavalier Pietro Torrione - Biblioteca

E' costituita da oltre duemila tra volumi ed opuscoli, tra cui un codice e diciotto cinquecentine, tutti di innegabile pregio in quanto raccolti non casualmente, ma con motivazioni culturali precise. Ogni testo conservato ha una sua funzione che si colloca all'interno del percorso culturale di chi lo ha acquistato, tra i tanti in cui l'interesse di Pietro Torrione spaziava.
Tenendo conto di questi diversi campi si è riusciti a dare un primo, parziale, ordinamento alla biblioteca, ricostruendone, per quanto possibile, l'assetto originale. Risultano così evidenziati alcuni settori omogenei

  • il settore dedicato a Biella e Biellese risulta essere il più cospicuo, sia per completezza che per quantità, tanto da poter essere considerato quasi una biblioteca nella biblioteca. Sono conservate pressoché tutte le opere relative al territorio dalle più antiche fino al 1971. Vi si trovano molti testi su Oropa (i testi più antichi sono seicenteschi), la sua storia e preistoria, il suo santuario, la devozione ed i miracoli della vergine, i suoi rapporti con casa Savoia, e sui santuari biellesi (Graglia e San Giovanni d'Andorno); notizie genealogiche su illustri famiglie biellesi (Avogadro, Dal Pozzo, Ferrero, Frichignono, Gromo, Rivetti, Sella); le opere di Cesare Poma, la cui produzione spazia su vari fatti di interesse locale come Il processo alla strega di Miagliano, La questione storica di Oropa, Gli antichi cognomi Biellesi, Il convento di San Domenico al Piazzo, Il Principato di Masserano per citarne solo alcuni; Carlo Antonio Coda e il suo originale Ristretto del sito e qualità della città di Biella e sua provincia; gli scritti di Tommaso Mullatera, Alessandro Roccavilla, Severino Pozzo, Emanuele Sella e Mario Trompetto. In questo settore sono conservate le opere del cavalier Torrione tra le quali segnaliamo: Alcuni dati storici e genealogici sui Rivetti (1560-1942), Carlo Antonio Coda 1614-1670. Il Ristretto e altre opere inedite di storia biellese, Valle d'Aosta e Biellese (scritto in collaborazione con Luigi Mallè), Giovanni Tommaso Mullatera. Le memorie di Biella, La basilica di S. Sebastiano in Biella, Storia della Trappa nei monti del Biellese, La rocca di Zumaglia (scritto in collaborazione con Federico Avogadro di Vigliano). Si segnalano inoltre le guide e le storie sui paesi del Biellese; i bandi campestri di diverse comunità, le biografie di personaggi illustri; testi su argomenti diversi quali l'industria, l'agricultura, l'istruzione, la politica, la religione, raccolte di proverbi e detti popolari; e ancora almanacchi, lettere pastorali, la passione di Sordevolo, e tantissimi opuscoli preziosi per la loro rarità.
  • I testi di consultazione tra cui i vari dizionari (piemontese, araldico, numismatica, abbreviature, cronologia e calendario perpetuo...), opere di rilievo quali il Blasonario Biellese di Borello-Zucchi, il Dizionario feudale degli antichi stati sardi e della Lombardia di Francesco Guasco, i volumi sulle Famiglie nobili della monarchia di Savoia dell'Angius, sulle Famiglie nobili del Piemonte dello Zucchi, le Schede Vesme riguardanti l'arte in Piemonte tra il XVI ed il XVII secolo, la Bibliografia statutaria comunale del Fontana, Le carte degli archivi comunali piemontesi indicate da Nicomede Bianchi, numerosi testi sul corso delle monete. Un accenno a parte meritano i “cartari” cioè le pubblicazioni di antichi documenti integralmente trascritti, tra i quali si trovano tutte le pubblicazioni di documenti biellesi edite dalla Società Storica Subalpina, gli Acta Reginae Montis Oropae, le raccolte vercellesi delle carte dell'Archivio capitolare, quelle dell'Archivio arcivescovile, i Biscioni...
  • Le riviste tra le quali alcune serie (rilegate in volumi) di particolare rilievo: la raccolta della rivista "Archivio della Società vercellese di storia ed arte" dal 1909 al 1921, la raccolta di numeri del "Bollettino parrocchiale di San Biagio"dal gennaio 1927 al dicembre 1936, utile per una storia del quartiere che voglia tenere conto della sua evoluzione sociale, la serie completa delle classiche "La Rivista Biellese" (1921-1928), "Illustrazione Biellese" (1931-1943), "Rivista Biellese" (1947-1957), "Biella" (1962-1970); oltre a numerosi numeri sciolti di varie riviste locali quali "La Trama", "Rivista laniera", "'L Burnell", "Vie del biellese", "L'almanacco biellese".
  • Vercelli e il Vercellese: qui troviamo numerosi testi sulla vita e le opere di vescovi e di ecclesiastici (Sant'Eusebio, Attone, Guala Bicchieri); La repubblica vercellese durante il vescovato di Martino Avogadro di Quaregna (1243-1268) a cura di Federico Avogadro di Vigliano, i Discorsi historiali concernenti la vita e le azioni dei vescovi di Vercelli dedicati al vescovo Broglia da Marc'Aurelio Cusano nel 1676; la Vita, miracoli e grazie della beata Emilia Bicchieri a cura di Giovanni Antonio Casazza, testi sulla basilica di Sant'Andrea e più in generale sulla chiesa vercellese, sulla Università degli studi di Vercelli nel medio evo, di architettura romanica, biografie di musicisti vercellesi illustri; i classici come La Storia della vercellese letteratura ed arte, di De Gregory; Artisti vercellesi del Colombo; Biografia di vercellesi illustri del Dionisotti; Il comune di Vercelli nel medioevo del Mandelli, una Guida di Vercelli edita nel 1857 e testi su vari paesi e città: Santhià, Trino, Gattinara, Serravalle Sesia, Borgovercelli.
  • Piemonte: una importante raccolta di opere scelte che vanno dalle Storie della monarchia piemontese di Nicomede Bianchi e Ercole Ricotti, L'armerista delle famiglie nobili e titolate della monarchia di Savoia di Franchi -Verney, la Biografia Piemontese del Tenivelli a L'industria laniera in Piemonte di Valerio Castronovo per citarne alcuni. Numerose le opere sulle famiglie nobili della monarchia di Savoia corredate dai relativi stemmi, sulle guerre in Piemonte, Savoia, Monferrato; l'Histoire militaire du Pièmont in 5 volumi di Alessandro di Saluzzo. Inoltre il preziosissimo Syllabus Scriptorum Pedemontii edito a Mondovì nel 1667, I Santi celebri della Real casa di Savoia........., la Descrizione dei santuari del Piemonte più distinti per la venerazione e per la sontuosità dei loro edifici adorna delle vedute pittoresche di ogni santuario del 1825, i Motti delle famiglie nobili piemontesi, la Biografia medica piemontese in 2 volumi, le Leggende piemontesi di E. Treves. Numerose pubblicazioni su diverse località piemontesi soprattutto del Canavese, ma anche di Novarese, Cuneese e Valsesia. Molti testi sono scritti in lingua francese.
  • Valle d'Aosta: questo settore seppure non vasto come i precedenti ha una sua importanza, in quanto oltre a testimoniare l'affetto del cavalier Torrione per questa regione dove amava fare lunghe passeggiate nei periodi di vacanza, conserva testimonianze storiche di questa terra quali le numerose Storie della Valle d'Aosta, dei suoi castelli e delle sue ridenti vallate e poi scritti sulle leggende, itinerari, guide.
  • Letteratura e arte: troviamo qui i libri meno legati alle contingenze pratiche della ricerca e più consoni al piacere dello spirito dell'uomo Torrione, che tuttavia costituiscono oggi una vera miniera di testi, anche rari. Vi si trovano numerose biografie di artisti e studi sulle loro opere; si segnalano in particolare quelle sui fratelli Galliari (Bernardino, Fabrizio e Giovanni Antonio) pittori e scenografi biellesi operanti a cavallo tra il XVIII e XIX secolo, la cui notorietà superò i confini locali e nazionali; su Filippo Juvarra e ancora testi su architettura anche antica come il volume intitolato Ricerche sull'architettura più propria dei tempj cristiani basate sulle primitive istituzioni ecclesiastiche ed ampiamente illustrato realizzato da Luigi Canina; su scultura e pittura, dove troviamo un bel catalogo intitolato I maestri italiani nell'ottocento nella raccolta Marzotto e I dipinti del museo d'arte antica del Museo Civico curato da Luigi Mallé, su ceramica e vetro, oltre a numerosi cataloghi riccamente illustrati. Tra i testi di letteratura insieme a pubblicazioni di novelle, poesie, rime, liriche e tragedie di autori classici più o meno noti, troviamo la Gerusalemme Liberata opera illustrata in 2 volumi di Torquato Tasso, edita a Venezia nel 1761; un'edizione dei Promessi Sposi - storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni e storia della colonna infame inedita del 1840 e sempre la stessa opera in “formato minuscolo” edita nel 1902, oppure il poema eroicomico del sec. XVIII La secchia rapita scritto da Alessandro Tassoni, patrizio modenese.
  • Testi di carattere religioso: questo settore rappresenta una vera miniera di rarità dove doveva sicuramente essere concentrato l'interesse di Pietro Torrione, come testimoniano i diversi segnalibro trovati, le sottolineature e gli appunti a margine. Si segnalano: il Florilegium asceticum un codice pergamenaceo del XVI secolo, i Sacri ordinis clericorum canonicorum edito nel 1624, l'opera in 7 volumi Delle sacre imprese curata da Paolo Aresi vescovo di Tortona (sec. XVII), un Catalogo degli ordini religiosi della chiesa militante espressi con immagini e spiegati con una breve narrazione del padre Filippo Bonanni (1707-1712). Numerosi sono i testi su Fra Dolcino e gli eretici e sul De imitatione Christi (i più antichi risalgono al 1644). Vi si trova inoltre un testo su Erasmo da Rotterdam edito a Colonia nel 1787 e un'altro sulla vita e le opere di Martin Lutero.

Spaziando tra i vari settori non mancano inoltre le "curiosità" tra le quali si segnalano un opuscolo del sec. XVIII intitolato Alfabeto di lettere iniziali adorno di animali e proseguito da vaga serie di caratteri un altro sul processo del diavolo a Issime nella Valle di Gressoney, una Guida teorico-pratica all'idroterapia, vari testi sulla vita e le imprese politiche e militari di Facino Cane, una Nouvelle historique su Pietro Micca scritta da Louise Lemercier nel 1830 ed un'altra opera, sempre su Pietro Micca, scritta in piemontese; una Guide du voyageur en Savoie et en Piemont edita a Parigi nel 1840 illustrata con belle tavole di costumi a colori; un volume di storia e tecnica dell'orologio svizzero, un'altro sui tappeti orientali.
La schedatura della biblioteca risulta quasi completamente ultimata.

(Marina Coppe)



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©2003 Archivio di Stato di Biella - ultimo aggiornamento 9 giugno 2023