Comune di Chiavazza

Il comune

Compare la prima volta in un diploma datato tra il 1028 e il 1031, con il quale l'imperatore Corrado II conferma beni alla Chiesa di Vercelli. Nel 1379 firmò con Biella patti con il conte di Savoia e venne incluso nella castellania di Andorno. Per la sua vicinanza alla città venne più volte saccheggiato e distrutto durante le guerre.
Nel 1619 fu infeudato a Giovanni di Villars, passando poi a diversi signori nel corso dei secoli XVII-XVIII.
Unito a Biella in periodo napoleonico, ritornò comune autonomo dal 1814 fino al 1940 quando fu nuovamente aggregato alla città di Biella (legge 838 del 13 giugno 1940).

Bibliografia:
P Torrione, V. Crovella, Il Biellese. Ambiente-uomini-opere, Centro Studi Biellesi, 1963, pag. 114-115

L'archivio

La documentazione dell'ex comune di Chiavazza è entrata a far parte dell'archivio della città di Biella nel 1940 in seguito alla soppressione del comune.
Le carte, rinvenute condizionate in fascicoli e mazzi in cattivo stato di conservazione, sono state riordinate nel 2000, in due successive tranches, seguendo le tracce di un precedente intervento realizzato probabilmente nel 1936.
L'inventario ha mantenuto la classificazione in categorie applicata precedentemente a tutta la documentazione compresa quella antica. La suddivisione in classi, invece, ha riguardato solo le carte più recenti.
Quindici pergamene molto rovinate, sono state sottoposte a restauro conservativo, regestate e costituiscono il mazzo 224.
Il catasto storico è elencato nella serie Catasti storici dell'Archivio Storico della città di Biella.

Dall'introduzione all'inventario prodotto da Barbara Caneparo e Roberta Failla