Archivio storico della città, di Biella, Comune, serie terza
La serie terza, comprendente la documentazione del XIX e XX secolo, è giunta all'Archivio di Stato
per lo più senza alcuna classificazione, o perché assente sin dall'inizio, o perché andata perduta nei vari
traslochi dei documenti da una sede all'altra. Solo una parte della documentazione più recente era già stata
condizionata in categorie secondo il titolario del 1897.
Sulla sezione ottocentesca si sono operati due interventi di riordino.
Il primo ha stabilito grandi serie che ricostruiscono l'attività dell'ente produttore e ha suddiviso la documentazione
in sottoserie più dettagliate. Sono state inoltre inserite le carte relative alle opere pubbliche realizzate dal comune che erano già
classificate come categoria X,
ma risultavano prive di inventario.
I documenti concernenti il santuario di Oropa e il convento di San Sebastiano sono stati ordinati separatamente e collocati al termine.
Durante il secondo intervento si è proceduto
ad ordinare il nucleo di carte emerso, con gli stessi criteri inserendo le carte di seguito alle precedenti.
La documentazione prodotta dalla Commissione di pubblico ornato è stata aggregata a quella di stessa categoria e classe (busta 30.1 e seguenti)
La documentazione del XX secolo si presentava in parte già condizionata e suddivisa in categorie seguendo un titolario personalizzato non
del tutto uguale
a quello ufficialmente istituito con circolare 1 marzo 1897.
Il resto dei documenti era invece privo di ordine e spesso senza classificazione alcuna.
Si è scelto di applicare il titolario in uso presso il comune predisponendo serie aperte in modo da facilitare
l'inserimento dei futuri versamenti.Al termine della categoria V sono stati inseriti separatamente i mandati di
pagamento (370 mazzi), le matrici dei mandati, le reversali e gli ordini di riscossione (88 mazzi);
al termine della categoria X si trovano le licenze edilizie dal 1900 al 1936 (42 mazzi) e le domande di voltura catastale (107 mazzi);
infine al termine della categoria XII si collocano i censimenti (58 mazzi) e i fogli di famiglia (43 mazzi).
I registri relativi alle categorie I e V sono inventariati separatamente.
Dall'introduzione all'inventario prodotto da Barbara Caneparo e Roberta Failla