Preture
La magistratura
Il Regio decreto 6 dicembre 1865 n. 2626 contiene il primo ordinamento giudiziario del Regno d'Italia.
I giudici di mandamento, magistrati del Regno sardo, sono trasformati in pretori aumentandone le competenze e
separandone la carriera da quella dei giudici delle magistrature superiori.
Il pretore ha competenza su una circoscrizione identificata con il mandamento che funge anche da
circoscrizione amministrativa e presso il cui capoluogo ha sede l'ufficio.
Giudica in prima istanza in materia civile, commerciale e penale con limiti ben definiti alla sua azione; è
ufficiale di polizia giudiziaria, ha competenze di volontaria giurisdizione e nelle cause sul lavoro.
Giudica in secondo grado rispetto al conciliatore sul cui ufficio ha potere di vigilanza e gli sono anche
attribuite competenze di carattere amministrativo ad esempio in materia elettorale.
I pretori sono giudici laureati di nomina regia, con precedente attività in qualità di uditori
giudiziari e vice-pretori.
Presso ogni pretura oltre al giudice sono presenti il pubblico ministero al quale è affidata la fase
pre istruttoria dell'azione penale, il cancelliere che ha il compito di redigere i verbali d'udienza e sbrigare
gli atti urgenti e l'usciere.
Bibliografia:
Massimo Pozzo, Ricerche storico-giuridiche sulle Preture soppresse del circondario biellese, tesi di laurea in Storia del Diritto Italiano, anno accademico 1999-2000.
Le Preture biellesi
Nel circondario del Tribunale di Biella, oltre che nel capoluogo furono attive Preture a Andorno Cacciorna, Bioglio,
Candelo, Cavaglià, Cossato, Graglia, Masserano, Mongrando, Mosso Santa Maria, Salussola.
Dal 1887 sentenze relative a fatti rientranti nel mandamento di Bioglio si trovano con gli atti della Pretura di
Cossato. Candelo e Salussola furono soppresse con Regio Decreto 9 novembre 1891 n. 669, le restanti, tranne Biella,
cessarono la loro attività nel 1923.
L'archivio
I documenti conservati sono suddivisi per ufficio di provenienza e, nell'ambito dell'ufficio,
raggruppati per tipologia a seconda che si tratti di atti emanati dal pretore in materia civile e commerciale
o in materia penale.
Vi sono inoltre serie di atti soggetti, e non soggetti, a registrazione, testimonianza delle
attribuzioni amministrative dell'ufficio.
Le carte sono pervenute in disordine con scarsi elementi per ricostruire l'ordine originario delle serie.
Si è perciò proceduto seguendo ipotesi di successione logica.
Gli archivi delle Preture soppresse non sono completi avendo, come il resto delle carte giudiziarie biellesi antiche,
subito perdite.
Giudicature II